Tuesday, May 11, 2010

Brent Corrigan And Brent Everett Crush

At the Court of Alfieri - Magliano Alfieri (CN)

knows even the stones that the job of the cook climbed several steps up the social ladder. Today's chefs to cry (eh?) Are public figures, write books, sign autographs, they advertise on television, they teach you how to knead the quinces with tuna and bonito royal jelly. Why not I am surprised to read in the site Stefano Paganini , testi che farebbero pensare allle peripezie del promettente artista cresciuto in bottega da un gran maestro: "Mi piace paragonare la creazione di un mio piatto all’improvvisazione artistica in una sinfonia musicale; il mio cognome mi aiuta. Nei miei piatti cerco di esprimere l’essenza del mio territorio, cercando di suscitare sensazioni sopite nel nostro inconscio ed emozioni ormai dimenticate".

Il gran maestro è Davide Palluda, la nuova avventura di Paganini è il ristorante Alla corte degli Alfieri , nel castello dell'omonimo paese del Roero che guarda dall'alto verso il Tanaro. Conosciuto dai giovanotti come antica sede di una birreria poi ampliata in pizzeria con giardino, l'altra ala del castello è stata restaurata e riattata con mire decisamente più alte, per accogliere un ristorante che vuol essere di buona levatura.

Lo scelgo per un anniversario in dolce compagnia e, scorrendo la carta - salto i due menu fissi, il Giochi di terra e mare e il Ritorno alle origini - le nostre preferenze cadono su due antipasti: il fassone piemontese nelle sue forme migliori (questo è il nome della proposta) e gli asparagi saltati . Il primo è un piatto oblungo con un assaggio di carne cruda battuta, un altro all'albese carpaccio and some more 'of vitel tuna. The second, led me to the odious yoke , the bell that keeps you warm the pot, is a sauce of Roccaverano robiola (a town of Asti) that wrap around one of the nuts and seasonal vegetables, for precisely the asparagus. Promoted all four samples, with preference for the stop and the vegetables robiola .

The environment is clearly dominates the white coming from the kitchen before the dishes, two glasses of brut and welcome three appetizer on the house: pumpkin flowers in batter, bread sticks fritti (promettevano di essere pesanti e han mantenuto la promessa), un piccolo paté di fegato di coniglio con cipolle e aceto balsamico. La mia signora respinge quest'ultimo piatto, presto rimpiazzato dal prosciutto crudo. Ci torneremo, su questo (non sul rifiuto, eh).

Saltiamo i primi, per secondo arriva la costata di vitello , insaporita dal timo e, curiosamente, da un trito di arachidi . Me la servono direttamente dal padellino di cottura. E l' oca, cotta nel coccio e profumata all'arancia . La costata è deliziosa: non avevo mai provato l'abbinamento con le arachidi, che come ingrediente in cucina non amo (e continuo a non amare). In generous portion, both ports are howling the esophagus. I can not tell if I have aroused feelings dormant in the unconscious: what is certain is that for quite a while so I did not eat a cost. The epic, moreover, has never reached the top of my ratings. That's why I choose not meets Michel Cluizel Chocolate mint and almond . Because it seems the title of a symposium held by a man of chocolate, and dessert.

Dessert, precisely: failed Cluizel we order the trio of ice creams and sorbets , six cups sorbet with strawberry, kiwi and pear and hazelnut gelato, chocolate e all'amaretto. Preferenza assoluta per la nocciola, poco convincente il cioccolato (sarà stato Cluizel anche questo, forse distratto dal convegno), qualche dubbio sul kiwi, fin troppo intenso benché tutt'altro che dolce. Prima e dopo il dessert, altri omaggi della casa: un bicchiere di panna cotta con salsina alle fragole e, poi, un piatto di piccola pasticceria. E qui una notazione: il ristorante è aperto da poche settimane, può benissimo essere si tratti di una scelta temporanea. Però le liberalità dello chef - in genere gradite - qui sembrano essere un po' troppo numerose e incidenti: cinque le portate scelte alla carta, quattro le porzioni di altri piatti di cui siamo stati omaggiati. In sala un ragazzo cortese e premuroso. 

I prezzi non scherzano: sui dieci euro l'uno gli antipasti, 18 euro la costata, 14 l'oca, sei euro il dolce (tutti gli altri ne costano otto, i primi si attestano sui 12 euro). Se qualcuno (perché qualcuno ancora c'è) vuol provare antipasto, primo, secondo e dolce non scappa dai 50 euro, ovviamente bevande escluse. Avendo escluso, per questa sera, il vino ho solo dato un'occhiata alla carta: buona territorialità, discreto ventaglio di proposte. Ci tornerei per saggiare il resto della cucina dopo il rodaggio: comunque vale l'arrampicata in collina, se abitate nei dintorni.
 
Voto: 7,25/10
 
Alla corte degli Alfieri
Via Alfieri 4
12050 Magliano Alfieri (CN)
Tel. (+39) 0173 66 244
 
provato il 7 maggio 2010
 
recensione di Federico Ferrero

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